11 Marzo 2020

Parafrasando il celeberrimo romanzo dello scrittore colombiano Gabriel García Márquez “L'amore ai tempi del colera”, potremmo parlare oggi di “Locazioni al tempo del Coronavirus”, uno dei temi più caldi legati alla diffusione in Italia del COVID-19 riguarda, infatti, l’impatto del virus sul turismo e in particolare su come Property Manager che gestiscono immobili di privati offrendoli anche ai turisti e numerosissimi piccoli proprietari possono reagire all’ondata di cancellazioni da Coronavirus. Non sono, in realtà, solo i vettori aerei, i tour operator e le strutture ricettive a risentire di questa emergenza.

Il tema è cruciale se si pensa ai dati riportati da Il Sole 24 Ore: il settore turistico pesa per il 12% del Pil, con un giro d’affari di 146 miliardi di euro di cui il solo indotto legato al pernottamento pesa per il 17%. In questi termini non si prospettano scenari facili: Napoli ha già perso 15mila visitatori e si ipotizza un ulteriore calo del 30% per Pasqua, Venezia perde il 40% e cancellazioni a pioggia si verificano anche per la Riviera romagnola e per il Lazio, che ha visto annullamenti per il 60-70% anche per i mesi successivi alla Pasqua, metà dei soggiorni cancellati anche a Torino e alberghi chiusi in montagna per mancanza di affluenza.

Esiste allora un “vaccino”? In attesa di quello vero e proprio a contrasto della malattia, i proprietari preoccupati per il calo delle prenotazioni hanno davanti 3 strade:

1) LASCIARE GLI APPARTAMENTI SFITTI IN ATTESA DI TEMPI MIGLIORI

- Ma quanto durerà questa emergenza e la scaturita diffidenza dei turisti verso l’Italia? 2, 4, 6 mesi, un anno? E nel frattempo? Soprattutto passata la crisi tornerà tutto come prima? È probabilmente il caso di rivedere le proprie scelte e valutare opportunità più sicure offerte del mercato.

2) AFFITTARE A FAMIGLIE

- Scelta che però si porta dietro tutta una serie di perplessità, quali ad esempio, affitti lunghi, canoni relativamente bassi, difficoltà ad avere in disponibilità l’immobile in tempi brevi.

3) RICONVERTIRE I PROPRI IMMOBILI IN APPARTAMENTI PER STUDENTI

- A metà strada tra la locazione a famiglie e gli affitti brevi c’è la locazione a studenti. Le permanenze generalmente non superano mai i 3 anni, ogni anno c’è una turnazione del 30-40% degli inquilini e non si verifica mai “quell’attaccamento” all’immobile che tanto spaventa della locazione a famiglie. Inoltre è molto improbabile che questo mercato subisca gli effetti del coronavirus, è un mercato sicuro che ha già superato indenne la crisi del 2008. Affittare a studenti può essere un’alternativa ideale considerando che questo mercato è:

  • STABILE: il mercato degli affitti a studenti non è soggetto a improvvisi cambi di trend.
  • ACCESSIBILE: non serve che gli immobili siano ubicati in centro storico (come nel caso della locazione turistica), le zone ben servite dai mezzi pubblici sono perfette.
  • REDDITIZIO: la saturazione è sempre molto alta
  • VANTAGGIOSO: la tassazione spesso è al 10%
  • SEMPLICE: affidandosi ad un operatore specializzato come PHOSPHORO.

Chi volesse approfondire le opportunità di questo mercato può contattarmi a valutazioni@phosphoro.com, sarò felice di rispondere alle vostre domande.

Simone Cesana